Finis terrae

Resto seduto, al riparo dalle forti correnti, mentre davanti agli occhi assisto all’imponenza di un mare che mai lascia indifferenti.

Mi perdo in quel suono, in quelle immagini che cambiano ritmo e intensità, che suscitano ammirazione e timore.

Di fronte agli occhi i confini di questa terra acquistano una forza maggiore ma allo stesso tempo danno un senso di sicurezza per chi si trova sulla terra ferma, come me.

E ci sentiamo piccoli e insignificanti davanti alla maestosità del grembo che ci accoglie.

(Falesie di Capo Caccia, Febbraio 2019)

 

 

 

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